(fotogramma dal film “Vangelo secondo Matteo” di Pier Paolo Pasolini)
Ci fu un uomo sulle strade della Palestina, gli rimproverarono le proprie origine, gli contrapposero il sapere dei sacerdoti e la saggezza dei potenti, ma la sua parola è viva ancora oggi. Ci fu un uomo in Palestina, che mangiò la cena pasquale con i suoi amici, uno di essi l’aveva però tradito, e lui stesso stava per morire, ma il suo pane è rotto ancora oggi. Ci fu un uomo messo in croce in Palestina, il suo processo venne chiuso in fretta, violando tutti i suoi diritti, ma la sua croce è portata ancora oggi.
Ci fu un uomo in una tomba della Palestina, qualcuno gli offrì questa sepoltura dopo che Pilato si era lavato le mani, ma la sua vita è ancora la nostra vita. Ci fu un uomo sulle strade di questo mondo per dirci che la razza non rappresenta niente, che il sapere non può essere un potere, che alla chiesa capita di tradire, che il pane va diviso con gli altri, che la giustizia deve essere libera, che i diritti dell’uomo sono sacri, che la morte non ha l’ultima parola, che l’ordine può anche essere ingiusto. Ci fu un uomo sulle strade di questo mondo per dirci che niente era compromesso o perduto. Venne respinto perché non apparteneva al rango dei notabili e torturato a morte perché “turbava l’ordine pubblico”. Si chiamava Gesù di Nazareth.
di Freddy Klopfenstein
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I bambini scomodi.
In questi giorni il vulcano Popocatépetl nel sud del Messico ha cominciato a farsi sentire, e la cenere che lancia mobilità le popolazione stabilite nelle sue vicinanze. Ma non soltanto i fenomeni naturali scuotono l’attenzione, succede anche con i fenomeni sociali.
Il cortometraggio i “bambini scomodi” ha provocato parecchia discussione, in quanto l’interpretazione dei fatti delittuosi, di cui la società messicana è al corrente, è affidata appunto ai bambini. Sono costoro che interpretano la corruzione, la violenza, l’accattonaggio, l’insicurezza sociale presente nel paese.
Il fenomeno delinquenziale presentato senza mezzi termini, riscuote opinioni a favore e contrarie: c’è chi sostiene che non è corretto che i minorenni assumano ruoli come questi, e c’è chi dice che la realtà di ogni giorno non si può nascondere. Inoltre, alcuni settori si domandano, che cosa c’è dietro questo filmato? A chi giova? Ciò nonostante, alla fine una bambina fa un appello ai candidati alle prossime elezioni, e nelle sue parole spicca la frase: “se questo è il futuro che mi spetta, io non lo voglio”. L’America Latina oggi è di fronte a sé stessa, così com’è, con le sue vittorie e le su sconfitte, con i suoi bambini, che nonostante le brutture della vita, sanno ancora stare insieme, ridere, giocare, divertirsi. Rosenda Martinez, responsabile di Nuestro México Futuro , e promotore del fimato,intervistata da Salvador Camarena dell’emittente messicana WRadio.
Col tuo aiuto.
(foto: Hugo Campos)
Col tuo aiuto Signore!
La vita è un’opportunità, coglila. La vita è bellezza, ammirala.
La vita è un sogno, fanne una realtà. La vita è sfida, affrontala.
La vita è un dovere, compilo. La vita è un gioco, giocalo.
La vita è preziosa, abbine cura. La vita è una ricchezza, conservala.
La vita è amore. godine. La vita è un mistero scoprilo.
La vita è promessa, adempila. La vita è tristezza superala.
La vita è un inno, cantalo. La vita è una lotta combattila.
La vita è un’avventura, rischiala. La vita è felicità, meritala.