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Dove andiamo domandiamo.

Le società in cui viviamo sono moderne e complesse, e hanno il volto sofferente. Per capire il loro svolgimento sociale, ci domandiamo, che succede dentro nell'uomo.
Nel mondo industrializzato e democratico, se l'uomo è libero perché ha paura?
La domanda la facciamo a Francesco Occhetta S.I. che ringraziamo per la sua risposta.

"Eco qui in sintesi cosa penso.
La libertà presuppone sempre la responsabilità. I costituenti italiani nel 1946 lo avevano chiaro. Diceva La Pira "non c'è libertà senza responsabilità". La responsabilità esige a volte momenti di solitudine che generano paura tra opzioni possibili. Quali sono i criteri per sceglierli? Nel 500 la morale cattolica insegnava un principio basilare "bonum facendo et male vidandum". Il criterio è dunque fare il bene ed evitare il male. Chi invece sceglie di fare il male la paura poco a poco aumenta come spirale e per "attenuarla" serva la dose in più tipica delle droghe e di chi è dipendente. Al contrario la paura si attenua facendo il bene, vivere la giustizia, essere solidali, ecc.
Va poi detta un'altra cosa. La paura dell'uomo era molto maggiore quando i regimi non erano democratici e la garanzia della libertà non era tutelata.
La democrazia che invece noi abbiamo ereditato va invece garantita. E la paura mia che ho è che rischiamo di compromettere la nostra democrazia se la corruzione, il clientelismo, i privilegi, il concorsi pilotati, i privilegi dei partiti ecc ecc continueranno senza una presa di coscienza.

Francesco Occhetta
 
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I mas media ci hanno abituato a visionare statistiche di ogni genere, ma quelle che riguardano le carneficine son le più frequenti, a tal punto che leggere il risultato degli scontri bellici è diventata un’ abitudine. Dopo che l’uomo moderno ha saputo qualcosa sui conflitti odierni, sarebbe interessante sapere che cosa gli è rimasto in testa, che cosa è avvenuto nella sua coscienza, ma questo le statistiche non sono in grado di registrarlo.
Parlare di diritti umani in alcune parti del mondo non ha senso, anzi non si conosce neanche il significato di questi diritti.
La Fede Bahá’í, si rivolge alla coscienza dell’uomo, sentiamo l’opinione dell’ingegnere Giuseppe Robiati.
Dim lights

 
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Industrializzazione  e democrazia.

Due grandi conquiste, non c’è dubbio. Tutta via se osserviamo con più attenzione le nostre relazioni sociali, noi che viviamo nelle zone industrializzate e democratiche, possiamo toccare con mano la paura. Oltre ai nostri normali timori, si sono aggiunti altri; ma questi altri, dove si localizzano? Si punta il dito sulla crisi economica, su quelli che la società chiama diversi, sulla valanga dei poveri. I valori umani se non sono diventati obsoleti sono trasandati. L’uomo dove si sente sicuro, dietro le sue barricate o dentro se stesso? L’ingegnere Giuseppe Robiati della Fede Bahá’í, ha un messaggio per noi.
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