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Il grande quadro, la grande guerra, il grande urlo.

I testimoni non dimenticano, cosa dice la memoria? Qual è la sua forza? Gli uomini si organizzano e creano istituzioni per non dimenticare, per conservare la memoria. Il passato non passa, e un fenomeno latente in tutto il mondo. La memoria è stata sempre presente, e si è espressa in tantissimi modi. Uomini selezionati dal destino, hanno saputo dare alla gente, il meglio della cultura. E attraverso la loro opera, la dignità umana si è mantenuta e si mantiene, perché si ricorda. La grande letteratura, la scultura, la poesia, la pittura, ci riscattano quotidianamente, e urlano costantemente la presenza dell’uomo e della donna. Ma la presenza umana viva o morta, è anche materiale per i dati statistici. Ciononostante, c’è un testimonio d’eccezione, il cavallo di Guernica, che ci ricorda la natura umana in tutta la sua aggressività. Guernica
Dalle sue fauci esce un urlo di dolore, simile a quello dell’uomo. e ci sputa una domanda alla quale noi non sappiamo rispondere. Grande testimone è conservatore della memoria, è Guernica, nel Pais Vasco che ricorda in questo 26 aprile il bombardamento di Hitler durante la guerra civile spagnola, 1936-1939. L’attacco tedesco a favore di Francisco Franco, non scappò allo sguardo acuto di Picasso, che seppe strappare alla distruzione, una testimonianza eterna.