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(fotogramma  dal film “Vangelo secondo Matteo” di Pier Paolo Pasolini)

Vangelo secondo Matteo film di Pasolini

Ci fu un uomo sulle strade della Palestina,  gli rimproverarono le proprie origine, gli contrapposero il sapere dei sacerdoti e la saggezza dei potenti, ma la sua parola è viva ancora oggi. Ci fu un uomo in Palestina, che mangiò la cena pasquale con i suoi amici, uno di essi l’aveva però tradito, e lui stesso stava per morire, ma il suo pane è rotto ancora oggi. Ci fu un uomo messo in croce in Palestina, il suo processo venne chiuso in fretta, violando tutti i suoi diritti, ma la sua croce è portata ancora oggi.

Ci fu un uomo in una tomba della Palestina, qualcuno gli offrì questa sepoltura dopo che Pilato si era lavato le mani, ma la sua vita è ancora la nostra vita. Ci fu un uomo sulle strade di questo mondo per dirci che la razza non rappresenta niente, che il sapere non può essere un potere, che alla chiesa capita di tradire, che il pane va diviso con gli altri, che la giustizia deve essere libera, che i diritti dell’uomo sono sacri, che la morte non ha l’ultima parola, che l’ordine può anche essere ingiusto. Ci fu un uomo sulle strade di questo mondo per dirci che niente era compromesso o perduto. Venne respinto perché non apparteneva al rango dei notabili e torturato a morte perché “turbava l’ordine pubblico”. Si chiamava Gesù di Nazareth.

di Freddy Klopfenstein

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