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Chi è l’uomo e perché uccide?

Il comportamento omicida dell’uomo vige e rimane inarrestabile dovunque. Quotidianamente i mezzi d’informazione ci trasmettono il risultato della nostra incomprensione reciproca: la soppressione umana, l’emarginazione, il razzismo, la crisi economica e morale, gli incidenti stradali, in fine i fatti ci dicono che viviamo in una società a rischio. Malgrado i diversi bollettini di guerra, c’è sempre una voce che si alza e suona alle nostre orecchie, una voce che ci chiama a riflettere su ciò che accade all’uomo dei nostri giorni.
La voce proviene dai poeti dei cinque continenti, che in questi momenti festeggiano il giorno internazionale della poesia, e da questa manifestazione dello spirito, il poeta siciliano Vittorio Stringi ci lancia la sua voce.

 

Gli abissi del mare e

la volta del cielo,

non sanno cosa vive

tutta la terra ed io,

ignoro le infinite distanze

tra le parole dell’acqua e

le parole delle stelle.

Sono nella mia piccola pianura,

soffice d’erba.

E tutto accade il trascorso e

il presente negli occhi

della vita smarrita.

Lungo le strade, la storia

passa veloce come il niente e

il silenzio.

Perché c’è l’uomo?
di Vittorio Stringi.